l Piano transizione 4.0 sostituisce le misure del Piano impresa 4.0, iperammortamento e superammortamento. Con l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2022 cambiano le regole per i finanziamenti agevolati imprese che investono in innovazione.
Piano nazionale transizione 4.0 a cosa serve e in cosa consiste
Con la nuova Legge di bilancio il Governo vuole stimolare gli investimenti in beni strumentali, ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica e in formazione ma questa volta attraverso i crediti di imposta di quelle imprese private che hanno subito un aumento delle aliquote.
strutturali dell’economia Addio, dunque, a iperammortamento e superammortamento.
La decorrenza di queste nuove misure è retroattiva per gli investimenti in beni strumentali effettuati nel 2020 ed è prevista una copertura delle spese fino a tutto il 2022 con consegna dei beni entro giugno 2023. Il Piano transizione 4.0 consente di intervenire su molti dei problemi dell’economia. Vediamo quali sono le principali novità così come riportato dal Ministero dello Sviluppo economico.
- Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali
Pensato per “supportare e incentivare le imprese private che vogliono investire in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato”. Alle aziende è riconosciuto un credito di imposta così definito:
- Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati
Per il 2021:
- 50% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
- 30% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
- 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
Per il 2022
- 40% del costo per la quota di investimenti con un tetto massimo fino ai 2,5 milioni di euro;
- 20% del costo per la quota di investimenti che vanno oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di a 10 milioni di euro;
- 10% del costo per la quota di investimenti da 10 milioni di euro e fino al limite di 20 milioni di euro.
Dal 2023 al 2025
- 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
- 5% del costo per la quota di investimenti da 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro.
- Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati
- 2021/2023 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro;
- 2024 10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro;
- 2025 5% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.
- Credito d’imposta ricerca e sviluppo
In questo ambito sono previste agevolazioni nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro. Fino al 31 Dicembre 2022 il credito d’imposta è pari al 20%. Successivamente e fino al 31 Dicembre 2031 il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 10%, nel limite massimo annuale di 5 milioni di euro.
- attività di innovazione tecnologica il credito d’imposta è riconosciuto, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023, in misura pari al 10% nel limite massimo di 2 milioni di euro annuali. Dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 e fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2025, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 5%, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro.
- attività di innovazione tecnologica 4.0 e greenil credito d’imposta è riconosciuto, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022, in misura pari al 15% nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro. Successivamente al periodo d’imposta fino al 31 dicembre 2022, il credito d’imposta è pari al 10%, fino ad un massimo annuale di 4 milioni di euro. Dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2025, il credito d’imposta è pari al 5%, fino ad un massimo annuale di 4 milioni di euro.
- attività di design e ideazione estetica il credito d’imposta è riconosciuto, fino al 31 dicembre 2023, in misura pari al 10% delle spese ammissibili fino a di 2 milioni di euro all’anno. Dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 e fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2025, il credito d’imposta è pari al 5%, per un massimo di 2 milioni di euro all’anno.
- Formazione 4.0
Questa misura serve a sostenere le imprese nella formazione di personale che durante il processo di trasformazione tecnologica deve consolidare e allargare le proprie competenze. Il credito di imposta è così riconosciuto:
- 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di € 300.000 per le micro e piccole imprese
- 40% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000 per le medie imprese
- 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000 le grandi imprese.
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